LA SCLEROTERAPIA E IL TRATTAMENTO E.S.E.C

Le Vene Varicose:
compaiono in molte donne e talvolta negli uomini.Con un diverso grado di gravità, rovinano l’estetica delle gambe, oltre ad essere un vero problema di funzionalità, limitando la deambulazione.
I capillari visibili a livello degli arti inferiori, sono tecnicamente dette teleangectasie. Si tratta di sottili vene dilatate, il loro colore è variabile dal rosso vivo, al blu, al verde scuro. Dipendono in linea di massima da vari fattori tra cui: ereditarietà genetica, gravidanza o altri eventi che comportino delle alterazioni ormonali, aumento di peso, attività che richiedano una prolungata stazione eretta o viceversa eccessivamente sedentaria e anche da alcuni farmaci. In pratica appaiono ramificazioni che si dipartono da un punto centrale, oppure ramificazioni che si dipartano da un vaso centrale lineare della gamba, ma possono anche comparire vasi singoli lineari ( comuni nella cavità del ginocchio), sempre e comunque antiestetici. In tutti i casi elencati, la terapia sclerosante è sicuramente di successo.
 Figura 1

La scleroterapia offre ottimi risultati nel trattamento delle teleangectasie e consente di risolvere questo disturbo quasi esclusivamente di tipo estetico. Nonostante quanto si potrebbe pensare, trattandosi di iniezioni, il trattamento non è doloroso: le punture vengono effettuate con aghi molto sottili, praticamente indolori.

INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA

Definizione
L’insufficienza venosa cronica è dovuta ad uno stato di ipertensione venosa prolungata a livello della cute e del tessuto sottocutaneo, prevalentemente degli arti inferiori (1).
In condizioni normali, le valvole venose bicuspidi sono deputate a dirigere il sangue dalle vene superficiali degli arti inferiori verso il cuore (attraverso il sistema venoso profondo), dal basso verso l’alto contro la forza di gravità.
Nell’IVC (Insufficienza Venosa Cronica) tali valvole non sono in grado di svolgere tale compito, pertanto si assiste ad un reflusso (inversione del flusso) del sangue dal sistema venoso profondo a quello superficiale; per tale motivo si crea una ipertensione venosa superficiale.
La conseguenza è un ristagno del sangue all’interno delle vene degli arti inferiori, che crea una pressione continua sulle pareti delle vene che può portare, in una fase avanzata della patologia, allo sfiancamento e dilatazione della parete stessa (varici) e alla fuoriuscita di liquidi nei tessuti circostanti (edema), producendo un danno all’organo
“Endotelio”.

ECOCOLORDOPPLER

Che cos’è l’ecocolordoppler?
Si tratta di una tecnica non invasiva di diagnostica per immagini che permette la visualizzazione ecografica dei vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico. In particolare, tramite l’ecocolordoppler è possibile vedere il movimento nei vasi e studiare il quantitativo di sangue che giunge ad un organo o struttura.
Questa metodica si rivela molto utile nella diagnostica delle patologie vascolari, permettendo di monitorare nel tempo stenosi arteriose e venose, aneurismi, trombosi e insufficienze venose.


Come si svolge
L’ecocolordoppler è un esame che non reca alcun dolore o fastidio.
Il medico fa distendere il paziente, denudato nella parte da esaminare, su di un lettino e lo spalma con un gel denso per eliminare le bolle d’aria . Dopodiché, tramite la sonda appoggiata sulla regione da esaminare, procederà con la visualizzazione delle immagini.

LINFOPRESSOTERAPIA

La Linfopressoterapia è un trattamento di tipo Medico-estetico che viene praticato a chi soffre di ritenzione idrica, sovrappeso o per migliorare gli inestetismi della cellulite,si basa sulla pressione degli arti del paziente, attraverso un'apparecchiatura specifica. Le zone trattabili sono normalmente gli arti superiori ed inferiori.
La Linfopressoterapia rappresenta una valido metodo in grado di favorire una corretta circolazione venosa, diminuendo la tensione muscolare causata da stress o da dolori cronici e acuti; grazie alla sua azione di pompa, favorisce infatti il ritorno venoso, aumentando l'irrorazione dei tessuti ed il loro conseguente corretto rinnovamento fisiologico.
La Linfopressoterapia è dunque in grado di risolvere il problema del sangue che potrebbe ristagnare in vasi sanguigni danneggiati, o comunque in zone del corpo non correttamente irrorate. La compressione esterna permette inoltre ai fluidi interstiziali in eccesso di ritornare più facilmente nel sistema circolatorio, in modo da potere essere correttamente e rapidamente eliminati, favorendo in tal modo un corretto funzionamento del sistema linfatico.
Indicata in pazienti con principi di ristagno venoso, insufficienza circolatoria, lesioni trofiche e flebiti, fibrosi cutanea reattiva ed edema duro, post interventi chirurgici, patologie articolari ed ipotonie.
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